Archivio

Dipinto di Carlo Cignani - Allegoria dei cinque sensi,1670/1680

Dipinto di Carlo Cignani

Allegoria dei cinque sensi,1670/1680

Codice: ARTPIT0001380

QUESTO PRODOTTO NON È PIÙ DISPONIBILE.

Non preoccuparti, nel nostro catalogo troverai tanti altri pezzi unici simili.

Cerca nella stessa categoria (Arte)

Cerca nella stessa sottocategoria (Pittura antica)

Cerca per titolo prodotti simili

Hai bisogno di aiuto?
Fatti consigliare dalla nostra assistenza clienti!

Caratteristiche

Allegoria dei cinque sensi,1670/1680

Artista:  Carlo Cignani (1628-1719) Bottega di 

Epoca:  XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Soggetto:  Soggetto Allegorico/Mitologico

Tecnica artistica:  Pittura

Specifica tecnica:  Olio su Tela

Descrizione

Olio su tela. Restaurato e ritelato. Questo splendido dipinto rappresenta uno dei modelli di maggior successo e dunque più volte replicato dall'artista bolognese, nel corso dell'ottavo decennio del '600. Nato a Bologna da nobile famiglia , Cignani fu probabilmente il più stimato pittore della città ai suoi tempi, paragonabile per posizione a quella di Carlo Maratta a Roma. Formatosi dapprima con G.B. Cairo, continuò la sua formazione presso lo studio di Francesco Albani. Dopo una parentesi romana, sarà nuovamente a Bologna dal 1665, e vi rimarrà fino al 1684, anno della sua definitiva partenza per Forlì. Negli anni '70 lo studio del Cignani era oramai affermatissimo e lavorava per le più importanti famiglie patrizie, come i Davia, Albergati e Sampieri a Bologna, i Farnese a Parma e i Pallavicini a Roma. Tra i committenti anche famiglie patrizie nord europee come il re di Polonia, il principe Schonborm. Il carico di lavoro spinse Cignani ad acquisire come aiutanti Marcantonio Franceschini e Luigi Quaini, validissimi aiutanti sia nelle numerose esecuzioni d'affreschi che nel completare dipinti su tela. Proprio a questo periodo storico appartiene questa Allegoria dei sensi,di cui si conoscono numerose versioni, due delle quali passate sul mercato antiquario, ed altre in collezioni private. In particolare se ne possono identificare quattro, nelle quali la composizione pittorica non cambia: un gruppo di figure disposte in masse triangolari illuminate in primo piano su un fondo scuro, cui fanno da contorno un resto architettonico da un lato e un paesaggio dall'altro. Non è possibile determinare quali versioni e parti siano autografe; difficilmente nella bottega del Cignani, come nella regola di tutte, si può parlare di autografo o di copia in senso assoluto: sono opere compiute a più mani, dove il contributo del maestro variava di volta in volta dall'esecuzione del disegno al tocco finale. La versione più vicina alla nostra per qualità ed anche per dimensioni della tela, è quella presente nella Galleria Pallavicini di Roma, eseguita su commissione del Cardinale Lazzaro Pallavicini e databile fra il 1668 e il 1679. La Carità o La Maternità, costituirono uno dei temi più volte replicati dall'autore ed in questo caso la madre circondata dai suoi cinque figlioli diviene allegoria dei sensi, rappresentati da alcuni elementi narrativi: la campanella per l'udito, il mazzolino di fiori per l'olfatto, il lattante al seno per il gusto, lo specchio per la vista e la carezza per il tatto. La composizione è condotta con un'attenzione classicista che rimanda alla lezione del Reni, con la creazione della figura della madre gentilmente composta e arrotondata, pervasa da calma decorosa. I fanciulli, dipinti in pose aggraziate e leggere, con resa vivida e realistica della carnagione, rimandano alla lezione del Correggio, che in effetti, fu la principale fonte d'ispirazione del Cignani, attraverso una linea che dall'opera dei Carracci si trasmise a Francesco Albani. Dal temperamento pensoso e introspettivo, Cignani fu particolarmente sensibile alle suggestioni poetiche del dolce ed aggraziato naturalismo correggesco, del quale si sentì moderno interprete, secondo dei canoni che indicano anche il cambiamento del gusto della pittura bolognese nella seconda metà del '600, dalla fase più vigorosa dei Carracci ad uno stile più dolce ed aggraziato. Secondo il Malvasia Cignani in modo particolare “ cercò un mezzo tra la forza dè Carrazzi e la dolcezza di Guido”. Il dipinto è presentato in cornice d fine '800.

Condizione prodotto:
Restaurato e ritelato. In condizioni molto buone.

Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 133
Larghezza: 196
Profondità: 5

Dimensioni opera (cm):
Altezza: 123
Larghezza: 186

Dipinto di Carlo Cignani

Allegoria dei cinque sensi,1670/1680

Codice: ARTPIT0001380

QUESTO PRODOTTO NON È PIÙ DISPONIBILE.

Non preoccuparti, nel nostro catalogo troverai tanti altri pezzi unici simili.

Cerca nella stessa categoria (Arte)

Cerca nella stessa sottocategoria (Pittura antica)

Cerca per titolo prodotti simili

Hai bisogno di aiuto?
Fatti consigliare dalla nostra assistenza clienti!