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Sedie Anni 70
MOSESE0187581

Sedie Anni 70

MOSESE0187581
Sedie Anni 70

Gruppo di 6 sedie; imbottitura in espanso, rivestimento in similpelle, tubolare in metallo cromato.

Dipinto con Natività di Maria
ARARPI0184970

Dipinto con Natività di Maria

ARARPI0184970
Dipinto con Natività di Maria

Olio su tela. Scuola veneta del XVII secolo. La scena è ricca di figure e di movimento, e racconta un episodio della storia sacra in veste domestica. La piccola Maria, neonata, è al centro tra le braccia delle ancelle che si accingono a lavarla, mentre il padre Gioacchino la guarda con devozione; sulla destra una serva scalda i panni al fuoco del camino, mentre in alto a sinistra altre ancelle si occupano della puerpera Sant'Anna. La scena è collocata in un ambiente molto ampio, arredato con panneggi, e che riceve luce dalla finestrella in alto a destra. L'opera, realizzata con buone capacità pittoriche, è probabilmente un bozzetto preparatorio per una tela di grandi dimensioni. La tela presenta tracce di restauro e ritelatura. E presentata in cornice in stile.

Lampada Anni 60
MOILIL0184825

Lampada Anni 60

MOILIL0184825
Lampada Anni 60

Lampada a soffitto, diffusore dalla forma 'ellittica' in vetro opalino bianco.

Modellino di Cassettone
OGANOG0141127

Modellino di Cassettone

OGANOG0141127
Modellino di Cassettone

Modellino di cassettone a tre cassetti in stile neoclassico con piano in marmo. Intarsio in bois de rose, mogano e altre essenze di legno.

Coppia di Vetrate Liberty
ANCOPI0141216

Coppia di Vetrate Liberty

XX Secolo - dal 1901 al 2000

ANCOPI0141216
Coppia di Vetrate Liberty

XX Secolo - dal 1901 al 2000

Coppia di vetrate Liberty, con vetri piombati.

Dipinto con Ritratto maschile
ARAROT0188121

Dipinto con Ritratto maschile

ARAROT0188121
Dipinto con Ritratto maschile

Olio su cartone telato. Non firmato, il dipinto è comunque di buona qualità, caratterizzato da una buona capacità di giochi di luce. Il dipinto è presentato in cornice guilloché anni '20 -'30.

Comodino di Gusto Barocco
ANMOCO0185838

Comodino di Gusto Barocco

Italia XX Secolo

ANMOCO0185838
Comodino di Gusto Barocco

Italia XX Secolo

Comodino di gusto barocco in noce, realizzato con legni antichi, Italia XX secolo. Fronte con cassetto nella fascia, anta, montanti a 45° e piedi a mensola. Decorato da riserve lastronate in radica di noce e filettature in acero. Interni pioppo e abete.

Vaso in Vetro di Murano
OGMOOG0187480

Vaso in Vetro di Murano

Murano Anni '90

OGMOOG0187480
Vaso in Vetro di Murano

Murano Anni '90

Vaso in vetro di Murano nei toni del blu con inclusioni in foglia oro.

Cassapanca in Noce
ANMOAL0138048

Cassapanca in Noce

XVII Secolo - dal 1601 al 1700

ANMOAL0138048
Cassapanca in Noce

XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Cassapanca in noce sorretta da piedi leonini, il coperchio è ornato nella parte sottostante da una cornice dentellata.

Coppia di Tavolini in Stile
ANTATA0185068

Coppia di Tavolini in Stile

Italia XX Secolo

ANTATA0185068
Coppia di Tavolini in Stile

Italia XX Secolo

Coppia di tavolini in stile realizzati con basamenti in legno intagliato, laccato e dorato antichi del XIX secolo. Piani circolari in vetro.

Consolle in Stile Neoclassico
ANTACO0185864

Consolle in Stile Neoclassico

Italia XX Secolo

ANTACO0185864
Consolle in Stile Neoclassico

Italia XX Secolo

Consolle in stile neoclassico in pasta di legno laccata e dorata, Italia XX secolo. Piano marmorizzato, festoni fogliacei sottopiano, gambe mosse raccordate da traverse con vaso centrale. Greca ed elementi fogliacei a completare l'apparato decorativo.

Lanterna
ANILLA0138468

Lanterna

XX Secolo - dal 1901 al 2000

ANILLA0138468
Lanterna

XX Secolo - dal 1901 al 2000

Lanterna in ottone e vetro soffiato ricurvo; a tre luci.

Lampadario in Vetro Soffiato
ANILLA0138225

Lampadario in Vetro Soffiato

XX Secolo - dal 1901 al 2000

ANILLA0138225
Lampadario in Vetro Soffiato

XX Secolo - dal 1901 al 2000

Lampadario in vetro soffiato, a sei luci.

Matrimoniale con Due Federe
ABBIPR0187260

Matrimoniale con Due Federe

ABBIPR0187260
Matrimoniale con Due Federe

Matrimoniale con due federe Elegantissima la reversina ricamata con inserti ad ago a motivi geometrici tono su tono Piccole imperfezioni sul lenzuolo e sulle due federe Composizione lino Colore ecrù Dimensioni Lenzuolo cm 268 x cm 234 Federe cm 46 x cm 77

Dipinto con Paesaggio Lombardo di Ezio Pastorio
ARARNO0187730

Dipinto con Paesaggio Lombardo di Ezio Pastorio

Clusone

ARARNO0187730
Dipinto con Paesaggio Lombardo di Ezio Pastorio

Clusone

Olio su tavola. Firmato in basso a destra. Al retro è presente localizzazione dello scorcio paesaggistico, che ubica il paesaggio a Clusone, nota località della bergamasca Valseriana, ove l'artista visse. Ezio Pastorio, cremonese di origine ma dopo gli studi trapiantato in Valseriana, è considerato "un grande maestro del '900 italiano, che ha saputo rinnovare il linguaggio artistico del paesaggio pur mantenendo un forte legame con la pittura dell'800". La sua produzione è di stampo post-impressionista, soprattutto nell'ampia produzione paesaggistica che raffigura la pianura padana e bergamasca, la laguna veneziana e alcuni scorci parigini, ammirati durante alcuni viaggi. Nelle sue opere Pastorio realizza atmosfere suggestive utilizzando gamme infinite di colori, che si armonizzano e a volte anche si contrastano, ma sempre presentati come una trasparenza che annulla la staticità della rappresentazione e con una delicatezza che esprime la sua devota religiosità nei confronti della natura e del creato. Proveniente da collezione privata, l'opera è presentata in cornice

Maglia Versace Maniche Lunghe
ABDO1P0187294

Maglia Versace Maniche Lunghe

Taglia XL

ABDO1P0187294
Maglia Versace Maniche Lunghe

Taglia XL

Maglia nera, girocollo, a maniche lunghe con l'iconica immagine della medusa realizzata con piccole borchie e catenelle, firmata Versace. In puro cotone, taglia XL . In ottime condizioni, probabilmente mai indossata.

Lampada '626' Joe Colombo per O-Luce Anni 70
MOILIL0187450

Lampada '626' Joe Colombo per O-Luce Anni 70

MOILIL0187450
Lampada '626' Joe Colombo per O-Luce Anni 70

Lampada da terra a luce riflessa; metallo smaltato e cromato, alluminio smaltato.

Libreria Anni 60
MOMOLI0187407

Libreria Anni 60

MOMOLI0187407
Libreria Anni 60

Libreria con vani contenitore con aperture ad ante battenti e ribalta, cassetti a vista, ripiani a giorno a posizione regolabile; legno impiallacciato teak.

Aronne con Mosè davanti al Faraone
ARARPI0159200

Aronne con Mosè davanti al Faraone

Attribuito a Antonio Molinari

ARARPI0159200
Aronne con Mosè davanti al Faraone

Attribuito a Antonio Molinari

Olio su tela. XVII-XVIII secolo. La grande scena racconta un episodio biblico del libro dell'Esodo, in cui Aronne con Mosè davanti al Faraone d'Egitto, trasforma il suo bastone in un serpente, ad emulare i trucchi che i maghi egiziani avevano fatto per spaventarli. Il Faraone assiso sul suo trono a sinistra, contornato dai servitori, e i maghi sulla destra, osservano il miracolo costernati e spaventati, mentre al centro Aronne, riconoscibile dal copricapo sacerdotale, indica l'evento mentre al suo fianco Mosè, con il dito alzato indica il cielo, per rimandare il miracolo alla potenza divina. Il serpente ha qui la foggia di un draghetto alato, che sta calpestando i serpenti dei magi egizi. La tipologia della scena e i modi pittorici rimandano alla produzione di Antonio Molinari (1655 -1734), uno dei più autorevoli rappresentanti della pittura veneziana a cavallo tra Sei e Settecento, che si distinse per un suo stile personale, caratterizzato da una accentuata teatralità dei gesti, da una tavolozza vivace e da una notevole fluidità della pennellata. Il Molinari ottenne un notevole successo con la produzione di quadri da stanza raffiguranti episodi di carattere storico, mitologico o biblico, che furono ampiamente ripresi e riproposti. La grande tela, restaurata e ritelata, è presentata in cornice in stile.

Poltrona  Ambrosaneum  Luigi Caccia Dominioni per
MOSEPO0153508

Poltrona Ambrosaneum Luigi Caccia Dominioni per

Busto in Marmo Firmato A. Ilarioli F 1853
ARARAR0148206

Busto in Marmo Firmato A. Ilarioli F 1853

ARARAR0148206
Busto in Marmo Firmato A. Ilarioli F 1853

Busto in marmo raffigurante nobiluomo rinascimentale. La barba, l'espressione del viso e il vestito damascato mettono in evidenza la buona capacità scultorea dello scultore. Al verso firma dell'autore e data di produzione incusse.

Gruppo di Quattro Dipinti con Scene dell'Orlando Furioso
ARARPI0132251

Gruppo di Quattro Dipinti con Scene dell'Orlando Furioso

ARARPI0132251
Gruppo di Quattro Dipinti con Scene dell'Orlando Furioso

Olio su tela. Ambito lombardo della fine XVIII secolo. Le quattro tele propongono scene tratte dall'Orlando Furioso, il famoso poema epico scritto da Ludovico Ariosto e pubblicato per la prima volta nel 1516. Sul telaio, al retro, sono presenti scritte a mano in italiano antico, che dicono il titolo della scena e danno il riferimento del canto e della strofa. Tutte e quattro le scene rappresentano episodi tratti dai primi due canti del poema e risultano essere sequenziali. I titoli attributivi sono i seguenti: 1- “Questo quadro rapresenta quel Paladin galiardo (Rinaldo) figliolo di Amone sig. di Monte Albano, che lo descrive Ariosto a canto 1 a strofa 12” : è raffigurato il momento in cui Rinaldo, appiedato del suo cavallo Baiardo, scorge nel bosco Angelica fuggita dall'accampamento di Namo di Baviera. 2- “Questo quadro rapresenta Angelica e Ferraù quando gli si pone in aiuto, che lo descrive Ariosto al canto 1 strofa 14”: Angelica che fugge da Rinaldo, incontra nel bosco Ferraù, un nobile cavaliere saraceno anche lui innamorato della ragazza, che la aiuta a fuggire opponendosi al cavaliere cristiano. 3- “Questo quadro rappresenta Rinaldo e Sacripante che si abbatano, Angelica fugge dal furore di essi. La descrive Ariosto al Canto 2 strofa 10”: Rinaldo e Sacripante combattono per contendersi l'amore di Angelica, che però intanto scappa via. 4- “Questo quadro rapresenta Rinaldo e Sacripante nel atto che si abbatevano per Angelica e vengono fermati di un spirito in forma di Valletto. Lo descrive Ariosto al canto 2 strofa 15”: mentre i due cavalieri combattono, Angelica incontra un eremita, il quale, con un incantesimo, evoca uno spirito con le sembianze di un valletto, che interrompe il duello tra i due contendenti. I dipinti appartengono pertanto ad un unico ciclo pittorico, riconducibile alla fine del XVIII secolo e che, conformemente al gusto neoclassico, rappresenta i personaggi in abiti classici - i guerrieri vestiti come soldati antichi, Angelica abbigliata con tunica, calzari e bracciale da donna romana -, ma inseriti in un paesaggio del Nord Italia, una foresta ombrosa e fitta. L'Orlando Furioso ebbe la peculiarità di proporre il tema guerresco associato a quello amoroso (in particolare fu prediletta la storia d'amore tra Angelica e Medoro che divenne soggetto di numerose opere di artisti di tutti i secoli) ed ottenne grande popolarità e successo: numerose furono le sue rappresentazioni in tutte gamme dell'arte pittorica visiva, in affreschi signorili, quadri, ceramiche, anche vasi da farmacia, coppe, medaglie, pendole, candelabri. Si cominciò in terra emiliana, terra d'origine del poema realizzato dall'Ariosto per il cardinale Ludovico D'Este, per arrivare alle corti medicee, in Lombardia, ove successivamente cicli pittorici ariosteschi vennero realizzati in numerosi palazzi e dimore signorili. Le tele sono presentate in cornici dorate in stile.

Consolle Barocchetta Genovese
ANTACO0131480

Consolle Barocchetta Genovese

XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

ANTACO0131480
Consolle Barocchetta Genovese

XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

Consolle barocchetta genovese in legno scolpito, intagliato e dorato con piano in marmo verde alpi. Struttura lignea riccamente intagliata a motivi rocaille ed elementi floreali; gambe mosse terminanti a ricciolo raccordate da crociera centrale. Ridorata nel corso dell'Ottocento.

Santi Nazario e Celso
ARARPI0083844

Santi Nazario e Celso

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Santi Nazario e Celso

Olio su tela. Nazario e Celso furono due martiri cristiani, morti a Milano nel 304 d.C, venerati sia dalla chiesa cattolica che da quella ortodossa, che viaggiarono per l'Italia come evangelizzatori, subendo la persecuzione da parte dei romani. Secondo la tradizione i due giovani vennero condannati a morte e imbarcati su una nave che doveva portarli al largo, dove sarebbero stati gettati in mare. La leggenda vuole che, gettati in mare, presero a camminare sulle acque. Si scatenò allora una tempesta che terrorizzò i marinai, i quali chiesero aiuto a Nazario. Le acque si calmarono immediatamente. La nave sarebbe infine approdata a Genova, e qui Nazario e Celso proseguirono la loro opera evangelizzatrice in tutta la Liguria e spingendosi sino a Milano, dove infine vennero arrestati e nuovamente condannati a morte. Il dipinto è in prima tela e non è mai stato sottoposto a restauro, ma pur necessitando di pulizia, è in buone condizioni (micro cadute di colore). E' presentato in cornice coeva, con mancanze.